In attesa della nuova generazione di schede video, AMD spinge un po’ di più le RX 6600 per combatterne la svalutazione e renderle più competitive.
È inutile nasconderlo: dopo il recente annuncio delle nuove GPU GeForce RTX 4090 e 4080 di Nvidia, e la spasmodica attesa di buone notizie sul fronte della serie Radeon RX 7000, è piuttosto difficile restare con i piedi ben saldi a terra ed emozionarsi per un ‘refresh’ delle tecnologie già esistenti, ma chi ha bisogno di una scheda video ora e soprattutto non prevede di usarla in ambiti particolarmente competitivi, o a risoluzioni assurdamente alte, di sicuro può accontentarsi di un prodotto posizionato su una fascia intermedia e qui, duole ricordarlo, le notizie non sono altrettanto buone o non ci sono affatto: tanto sul fronte “verde” quanto su quello “rosso”, non ci sono date ufficiali per il lancio di soluzioni economiche o mainstream e, se tanto ci dà tanto, fino alla fine dell’anno difficilmente se ne riparlerà. Chi vuole una Radeon RX 7600 o una GeForce RTX 4600, insomma, dovrà aspettare almeno il 2023, e le soluzioni attualmente sul mercato, per chi ha un monitor Full HD o WQHD, in fondo sono ben più che sufficienti per la quasi totalità dei videogiochi in commercio. Se questo non bastasse, le tecniche di upscaling intelligenti come DLSS e FSR continuano a evolversi e a essere messe a disposizione sui giochi in uscita (e su quelli già usciti tramite patch), rendendo di fatto accessibili le risoluzioni più elevate anche alle GPU di seconda classe.
LE RADEON 6600 CON IL “50”
Così come Nvidia propose – molto tempo fa – un refresh della serie 3000 con i modelli ‘Super’, AMD ha deciso di rinnovare la linea di GPU Navi 20 aggiungendo 50 unità ai loro nomi: abbiamo così le nuove Radeon RX 6650, 6750 e 6950 XT, destinate ad aggiungersi, ma non a soppiantare, le precedenti 6600, 6700 e 6900. Le differenze si limitano alle velocità di clock di core e memorie, mentre le altre caratteristiche tecniche (come il numero di ROP o la quantità di Infinity Cache) rimangono esattamente le stesse. Ai fini pratici, è come se ci trovassimo di fronte ai modelli iniziali con un overclock di fabbrica capace di spingerne le prestazioni di un 5-10% in più, venduti a un prezzo proporzionalmente superiore: una mossa con cui AMD ha fermato in qualche modo la svalutazione delle schede Radeon RX 6000 cercando di recuperare anche un po’ di terreno rispetto alle schede concorrenti. In questo caso, entrambe le RX 6600 e 6650 XT dispongono di 2048 stream core, 128 TMU, 32 unità di calcolo destinate al ray tracing, 64 ROP, 32 MB di cache e 8 GB di VRAM GDDR6 collegati per mezzo di un bus a 128 bit.
Cambiano, invece, le frequenze di riferimento: la velocità di boost della RX 6650 sale da 2359 a 2635 MHz e lo stesso vale per quella della memoria, che passa da 16 a 17,5 Gbps. In questo modo la banda di trasmissione sale da 256 a 280 GB/s, mentre i valori dichiarati per il TDP da 160 a 180 Watt. Entrambe le schede mantengono inoltre un connettore PCI Express x8 versione 4.0 comparabile, per velocità, a quello di un PCI Express x16 3.0 (16 GB/s). L’inghippo sta nel fatto che tale connettore è fisicamente identico a un x16 standard con metà delle connessioni attive, provocando quindi una possibile diminuzione delle performance quando la scheda è collegata a una motherboard dotata soltanto della versione 3.0 del protocollo. Non è un problema se il vostro computer usa un processore Ryzen, ma qualora fosse un Core fino alla 10ma generazione, dovreste tenerne conto.
IL MODELLO DI SAPPHIRE
La Radeon RX 6650 XT Nitro+ è una scheda di per sé piuttosto compatta, ma dotata di un dissipatore molto voluminoso destinato a occupare circa 3 slot della vostra scheda madre. La GPU viaggia normalmente a 2410 MHz durante il gioco e può spingersi fino a 2694 MHz in boost, avvalendosi di un connettore ausiliario per l’alimentazione da 8 pin che presuppone l’uso di un modello da almeno 550 o 600 Watt (noi comunque consigliamo sempre di partire da 750 Watt 80+ quando si vuole allestire un PC da gioco). È indubbio che il dissipatore sia enorme, ma durante l’uso le due ventole di cui è dotato restano quasi sempre ferme, riducendo a zero il rumore prodotto dalla scheda.
Inoltre, il logo Sapphire sul fianco si illumina e può cambiare colore a nostro piacimento; possiamo anche collegare una fila di LED RGB direttamente alla scheda video tramite un connettore piazzato sul retro, in una posizione invero piuttosto scomoda da raggiungere se lo slot successivo della scheda madre è già popolato: meglio pensarci subito, durante l’installazione. Sul fondo troviamo anche uno switch che ci permette di passare a un BIOS secondario dalle frequenze più basse, allo scopo di ridurre ulteriormente le occasioni di intervento delle ventole (quiet mode). Ma queste già lavorano così poco che potete tranquillamente usare le impostazioni standard e dimenticarvene completamente. Anche a condizioni di pieno carico, infatti, il rumore resta confinato al di sotto dei 32 dBA, un livello talmente basso che è perfino difficile udirlo, una volta che la scheda è chiusa all’interno del case.
LE PRESTAZIONI
Oggi come oggi, la velocità e la potenza di calcolo offerte dalla Radeon RX 6650 XT Nitro+ sono più che soddisfacenti: con una media di 90 fotogrammi al secondo in Full HD (calcolata sulla base di diversi videogiochi, con e senza ray tracing), 67 fps a 2560×1440 pixel (53 a 3440×1440) e 33 fps a 4K, questa scheda si conferma più competitiva della precedente RX 6600 XT e leggermente più veloce delle GeForce RTX 3060 (che costano in media 50 euro in meno), ma sempre sensibilmente al di sotto delle prestazioni delle RTX 3060 Ti, a tutt’oggi più care. Ecco alcuni esempi di framerate ottenuti con questa scheda video:
In tutti i casi (eccetto Cyberpunk) sono state attivate le impostazioni di dettaglio grafico più elevate e un alto grado di precisione delle ombre, senza l’intervento di tecniche di upscaling a migliorare le cose. Tuttavia, bisogna considerare che la scheda è compatibile con FSR 1.0, 2.0 e con l’incombente 2.1, per cui il framerate di molti giochi è destinato a salire. Nel caso di Horizon Zero Dawn, attivando FSR 1.0 ‘Quality’, in 4K si passa da 40 e 66 fotogrammi al secondo (cioè dai micro-scatti alla fluidità), mentre a 3440×1440 pixel da 60 a ben 93 fps. Purtroppo, la storia dei prezzi di questa generazione di schede video è piagata da ben noti episodi di inflazione e speculazione artificiose, ma oggi che un modello come la Radeon RX 6650 XT Nitro+ costa 420 euro, in fondo, non ci possiamo lamentare più di tanto. Da qui a sei mesi è plausibile che il mercato offra soluzioni di fascia media molto più potenti, ma del doman non vi è certezza, mentre questa scheda è qui e adesso.