Creative sound blaster Katana V2 – Recensione

Creative ci stupisce con la versione 2.0 della sua soundbar Katana, pensata per il gaming ma perfetta anche per guardare i film in famiglia.

 

sound blaster katana v2Mi piacciono le soundbar di Creative, lo ammetto. Da un anno ho piazzato una Stage V2  ai piedi del mio monitor “piuttosto large” e da allora posso godermi un suono di alta qualità senza occupare troppo spazio con casse voluminose o arrovellarmi le meningi con complesse configurazioni surround che, di punto in bianco, smettono di funzionare a dovere o richiedono qualche attenzione in più del necessario.

Mi piacciono le soundbar di Creative, lo ammetto

Sebbene io sia sempre stato un sostenitore dei diffusori multipli e in passato abbia speso molto tempo a posizionare gli altoparlanti come più mi piaceva, mi sono facilmente arreso alla qualità del suono e alla comodità d’impiego della “barra”, che per quanto possa sembrare strano offre una pregevole separazione dei canali e, una volta configurata per benino, non fa rimpiangere configurazioni audio più costose. Immaginate quindi la gioia delle mie orecchie quando si è presentata l’occasione di provare la Katana V2, evoluzione naturale della SoundBlasterX Katana con cui Creative inaugurò la serie nell’ormai lontano 2017, un prodotto piuttosto simile alla Stage V2 ma maggiormente focalizzato sul gaming, più costoso ma anche più compatto e moderno.

COMPATTA MA POTENTE

sound blaster katana v2 Le dimensioni della barra sono piuttosto contenute: è larga (ma forse sarebbe meglio dire “lunga”) 60 cm, profonda 9,5 cm e alta 6,2 cm, ideale per stare ai piedi di un monitor da 27” ma adatta a qualsiasi scrivania. Possiamo appoggiarla su una mensola o fissarla al muro con l’apposita staffa fornita in dotazione. Al suo interno trovano spazio due altoparlanti mid-range da 63 mm e due tweeter da 19 mm, mentre il generoso subwoofer da 165mm è chiaramente esterno e va collegato a una presa RCA sul retro. Sul lato frontale, al centro, troviamo un display simile a quello della Stage V2 e della ben più costosa SXFI Carrier, e qui possiamo intravvedere una novità piuttosto rilevante rispetto alla prima Katana: l’ingresso per le cuffie è stato rimosso dalla placca posteriore e spostato di fronte, migliorandone sensibilmente la fruibilità. Lì accanto troviamo anche una coppia di microfoni – con cancellazione software del rumore ambientale – che si possono usare per registrare la voce o per telefonare, una volta accoppiata la soundbar con un telefono cellulare. La Katana V2 può comunicare senza fili attraverso il protocollo Bluetooth 5.0, a bassissima latenza e, per tanto, può essere usata per il gaming con i dispositivi mobile in tempo reale. Il pairing avviene facilmente tenendo premuto il tasto d’accensione per più di due secondi.

La Katana V2 può essere usata per il gaming con i dispositivi mobile in tempo reale

Sul retro, invece, troviamo diversi connettori: quello di alimentazione, l’RCA per il subwoofer, un ingresso ottico digitale, un ingresso in linea (AUX IN) stereofonico a jack, la porta USB di tipo C per il collegamento al computer e, novità di questo modello, una porta USB di tipo A destinata a un paio di cuffie X-FI e una presa HDMI ARC per il collegamento alla TV. Quest’ultima, oltre ad ARC, supporta anche lo standard “poco standard” HDMI CEC, e forse vale la pena spendere due parole su queste caratteristiche.

può essere usata per il gaming con i dispositivi mobile in tempo reale

ARC è una funzione che permette la trasmissione bidirezionale dell’audio: nel nostro caso, dalla TV alla soundbar. Non è detto che il vostro televisore ce l’abbia per forza, ma se siete così fortunati da avere una porta HDMI compatibile con ARC, significa che potete collegare la Katana V2 e usarla come diffusore audio senza ulteriori collegamenti, sfruttando il decoder Dolby Audio integrato. E non è finita qui: CEC permette infatti di unificare il controllo tra i dispositivi tramite il cavo HDMI, così potete usare il solo telecomando della TV per alzare o abbassare il volume.

Sul lato inferiore del dispositivo ritroviamo una striscia di LED con cui ottenere interessanti effetti di illuminazione

Sul lato inferiore del dispositivo ritroviamo anche una simpatica striscia di LED con cui ottenere gli interessanti effetti di illuminazione. La potenza erogata dagli altoparlanti è 126 Watt RMS con 252W di picco, un sostanziale passo in avanti rispetto ai 75W RMS (150W di picco) della Katana originale. Si perde, tuttavia, la funzione di lettura multimediale diretta da pendrive USB: non possiamo collegare una chiavetta alla Katana V2 e usarla come lettore indipendente, purtroppo. Evidentemente non è stata considerata una funzione vitale per questo nuovo modello.

PROUD TO BE LOUD

C’è una parola magica attorno alla quale ruota questo prodotto: loudness. Fin dagli anni Settanta, questo termine indica un circuito dedicato all’amplificazione delle frequenze basse e, sui vecchi amplificatori, è facile trovare la levetta destinata ad accenderlo. Ma nella sua accezione più ampia e generale, ‘loudness’ è la potenza, la fragorosità, la profondità del suono. Esattamente quello che ci colpisce, letteralmente, quando colleghiamo la barra al PC e l’accendiamo: ci aspetteremmo di dover alzare un po’ il volume per riempire una stanza con la nostra canzone preferita, o con il rumore di una rovente battaglia on line, ma non è così.

C’è una parola magica attorno alla quale ruota questo prodotto: loudness

Basta arrivare al 20% della scala del volume di Windows (che corrisponde al livello “10” sul display della barra) per assicurarsi le vibranti proteste del vicino di casa, soprattutto se si abita in un condominio, oltre che l’urgente invito a moderare “tutto questo casino!” (cit) da parte degli eventuali conviventi. Insomma, per capirci, la Katana V2 è destinata a chi ama ascoltare la musica, vedere i film e giocare a volumi esagerati, ben consapevole che nessun paio di cuffie o di auricolari, per quanto costoso e socialmente preferibile, potrà mai restituire le stesse emozioni di una cassa che vibra e fa tremare i vetri. E poco importa se ciò attirerà le antipatie di chi vive al di là del salotto. Ormai è quasi un mese che nutro i miei timpani affamati di buona musica con la Katana V2, ancora mi stupisco di come altoparlanti così piccoli possano produrre un suono tanto potente. Ma così è, e i vicini di casa se ne faranno una ragione.

PRATICA E COMPATIBILE

La “potenza di fuoco” non è l’unica caratteristica saliente del prodotto. Grazie alle molteplici connessioni è compatibile con qualsiasi cosa in grado di produrre suoni e la sua gestione è incredibilmente semplice. Nasce, chiaramente, come un prodotto per PC ed è grazie alla Creative App che possiamo sfruttarla nel modo più completo, attivando o disattivando ogni sua funzione. Apprezzo il fatto che le impostazioni audio di cuffie e altoparlanti sono quasi del tutto indipendenti tra loro: possiamo decidere che le casse siano solo stereofoniche mentre le cuffie in modalità surround e viceversa, possiamo applicare diverse equalizzazioni alle due uscite e il passaggio da una modalità all’altra avviene con un semplice clic sull’icona in basso a sinistra.

L’app, tuttavia, non permette di caricare un preset (cioè una raccolta di impostazioni) diverso per cuffie e altoparlanti, per esempio “Musica” per cuffie e “Film” per casse, ma li applica su entrambe le uscite.

Un altro difettuccio a cui sarebbe facile porre rimedio è il controllo del subwoofer

Se scegliamo il preset “Battle Royale”, verrà caricata un’equalizzazione adatta allo scopo per le casse (che avrà una certa geometria) e un’altra per le cuffie (chiaramente diversa, ma sempre adatta allo stesso scopo). Un altro difettuccio a cui sarebbe facile porre rimedio è il controllo del subwoofer: davvero poco intuitivo e semi-nascosto tra le impostazioni, con un valore numerico che sa tanto di soluzione frettolosa. Auspico che in futuro venga sostituito da uno slider, decisamente più intuitivo, e che magari venga spostato nella sezione “Riproduzione” dell’app, a lui molto più confacente. Ma non ha importanza: si può sempre usare il telecomando fornito in dotazione.

PIÙ CHE HI-FI, SUPER X-FI

Creative ha piazzato nella Katana V2 un DSP compatibile con la sua tecnologia Super X-Fi. Questo significa che, una volta collegato l’apparecchio al computer tramite la porta USB, possiamo usarlo come scheda audio esterna e attivare questa mirabolante opzione sull’uscita delle cuffie. Super X-Fi, lo ricordiamo, permette di creare un profilo 3D del nostro cranio e delle nostre orecchie e, sulla base di questi dati, generare un’equalizzazione del suono ad hoc”, a patto chiaramente di consentire che i propri dati biometrici risiedano da qualche parte in un database gestito dall’azienda.

Per funzionare, inoltre, Super X-Fi ha bisogno di cuffie certificate o comunque “note” a Creative, incluse in un elenco piuttosto ristretto, altrimenti è difficile che provochi l’effetto “wow!”. Se abbiamo già un paio di cuffie certificate, ma dotate di connettore USB, possiamo usare anche l’apposita porta sul retro della Katana V2. Può farlo, per esempio, chi ha in casa un headset come l’SXFI Gamer della stessa Creative, ma se tentiamo di collegare un paio di cuffie USB qualsiasi, il display della Katana ci avviserà che non sono supportate e non sarà possibile sentire nulla.

sarebbe stato bello consentire l’uso della porta USB anche come passthrough più compatibile per cuffie

Ecco, qui sarebbe stato bello un piccolo atto di modestia da parte di Creative e consentire l’uso di questa porta anche come passthrough: non ho una cuffia USB compatibile con SXFI ma voglio usarla al posto della Katana? La inserisco qui come se fosse un qualsiasi hub USB e Windows me la lascia usare. Ma così non è, peccato. In compenso, chi ha una cuffia stereo o una che può usare un normale cavo a jack, trova un alleato formidabile nell’uscita anteriore: Super X-Fi o no, l’audio gestito dal DSP della Katana è comunque fenomenale, spesso sensibilmente migliore di quello prodotto dai codec integrati su PC portatili e schede madri, e, soprattutto, gestisce la virtualizzazione surround in modo impeccabile. Certo, avere delle buone cuffie aiuta, perché se queste ultime fanno schifo, neanche la Katana V2 può fare miracoli.

ULTIMO MA NON MENO IMPORTANTE…

Assieme alla soundbar, Creative fornisce un bellissimo telecomando sullo stile di quello già visto con la Stage V2, qui in versione decisamente più completa. Permette di accedere a tutte le funzioni della barra e, in abbinamento al media player di Windows, anche di avviare la riproduzione, metterla in pausa e saltare le tracce.

Appositi tasti permettono di controllare il volume del sistema e altri di controllare il subwoofer, oltre che passare istantaneamente a questa o a quella sorgente audio, nonché dalle casse all’uscita per le cuffie. E se ancora dovesse mancare qualcosa all’appello, come per esempio “l’attivazione di questo preset che mi piace tanto”, possiamo assegnare altre sei funzioni personalizzate ad altrettanti pulsanti programmabili, come sempre dalla Creative App.

IN DEFINITIVA

C’è davvero pochissimo da rimarcare, quando un prodotto che costa 349 euro offre una qualità generale paragonabile a quella di altri che costano il doppio o il triplo, per non parlare di tutte le sue funzioni e delle ottimizzazioni specifiche per noi gamer (come il Super X-Fi Battle Mode o il pregevole audio posizionale), ma se vogliamo proprio trovare il pelo nell’uovo ci sono aspetti che potrebbero migliorare ulteriormente: il discorso già affrontato della porta USB posteriore, per esempio, o il fatto che il sistema d’illuminazione a LED non possa dialogare con altre tecnologie analoghe.

Immaginiamo di mettere la Katana V2 sotto o accanto a un televisore dotato di effetto aura: le luci della soundbar andrebbero sempre per la loro strada invece di immergersi nel quadro generale. Ma, anche ipotizzando di avere un PC con il sistema di illuminazione tutto coordinato – pensiamo per esempio a un ecosistema iCue – perché mai la soundbar dovrebbe illuminarsi diversamente?

considerando tutto, questa soundbar è davvero fenomenale

Piccolezze da nerd che si possono aggiustare con un po’ di tweaking, ma tutte le aziende che producono aggeggi che si illuminano, Creative compresa, dovrebbero trovare un modo standard di coordinarsi. Per il resto, questa soundbar è davvero fenomenale! A volumi troppo alti sarà anche destinata a saturare e distorcere il suono, ma quello che riesce a fare nelle sue minute dimensioni è quasi stupefacente. Un ottimo prodotto che non esitiamo a consigliarvi, anche se il prezzo può sembrare impegnativo.

VOTO 9,2

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