Red Faction: Guerrilla Re-Mars-tered – Recensione

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Schwarzenegger è stato un maestro di vita lungimirante in “Atto di Forza”, avvisandoci in anticipo delle infinite rogne che sarebbero sorte andando a lavorare su Marte. Chiaramente, tra i fan della filmografia d’azione per veri uomini non figura Alec Mason, ingegnere atterrato sul Pianeta Rosso per iniziare una nuova vita assieme al fratello Daniel, salvo dover subito assistere all’assassinio dell’amato parente per mano della dispotica Earth Defence Force (EDF per i pochi amici, come il coin-op della Jaleco). Alec si unirà alla forza rivoluzionaria nota come Red Faction, riaccompagnandoci per mano verso un’epoca diversa, quando i giochi open world non traboccavano di torri da scalare e gli uomini erano tanto virili da abbattere un edificio a colpi di martello.

Del resto, l’originale Red Faction: Guerrilla meritava un’iniezione di autostima extra, arrivando sugli scaffali con la fascia da kamikaze delle grandi occasioni, quella che ti regalano honoris causa per il coraggio dimostrato: il titolo di Volition, di fatti, arrivò sul mercato un anno dopo GTA IV, sfidandolo sul suo terreno con un mondo di gioco spoglio e spartano come solo il Pianeta rosso poteva offrire.Re-Mars-tered Recensione

Indole distruttiva e puro carisma fecero di Red Faction: Guerrilla un titolo di culto

Zitto zitto, il terzo Red Faction diventò un titolo di culto grazie a un’inedita indole distruttiva e a una solida struttura che, per ragioni di divertimento e realizzazione, poneva le basi per un florido futuro per il franchise. Occasione, quest’ultima, buttata alle ortiche con quel suicidio annunciato che risponde al nome di Red Faction: Armageddon, reo di un’involuzione stilistica e “filosofica” che sembrava non aver capito nulla del successo del predecessore. L’edizione Re-Mars-tered rappresenta dunque una ghiotta occasione per tornare a calcare la polverosa superficie marziana, assaporando nuovamente le delizie del Geo-Mod 2.0 in un tripudio di distruzione e calcinacci.

MEGLIO DI MJOLNIR!

La fama faticosamente conquistata da Red Faction: Guerrilla risiede nelle prodigiose capacità del motore grafico, capace di mozzare il fiato nel 2009 e ancora oggi foriero di sadico piacere. Alec è un esperto di demolizioni, e mette le sue competenze al servizio del giocatore grazie a cariche detonabili a distanza e – sopratutto – al fido martello. Lo strumento vanta attacchi orizzontali e verticali, capaci di fare a pezzi qualsiasi costruzione creata dall’uomo e aprire la strada a soluzioni di gioco realmente innovative. A che serve l’ingresso principale, quando potete entrare in una base nemica sfondando la parete che più vi aggrada? Ancora più libidinosa, se vogliamo, è la possibilità di far collassare una torre su altre strutture, andando a colpire i pilastri in una certa angolazione e generando, così, un effetto domino destinato a stamparvi sul volto un duraturo sorriso.Re-Mars-tered Recensione

La distruzione delle strutture è fondata su convincenti principi architettonici, regalando libidinose soddisfazioni

C’è dell’evidente passione dietro al lavoro di Volition, che si rispecchia in ogni edificio sulla base di convincenti principi architettonici: per abbattere una struttura non è necessario colpire i muri fino a esaurirne i punti resistenza, ma è assai utile localizzare le pareti portanti per ottenere lo stesso risultato nel modo più veloce ed efficace possibile. La soddisfazione è impagabile, oltre che destinata ad aumentare con il progressivo arricchimento dell’arsenale: posizionare le cariche sui punti nevralgici di una struttura e farle detonare all’unisono, così da demolire in un sol colpo un centro di comando dell’EDF, è quel tipo di esperienza che renderebbe orgoglioso Michael Bay. La distruzione è funzionale al gameplay e introduce una buona dose di imprevedibilità alle nostre azioni, di fatto impossibili in altri giochi d’azione: radere al suolo una torre di guardia con un cecchino sulla sommità è fantastico, così come preparare succulente trappole ai danni dell’EDF facendo saltare iponti al passaggio di convogli armati, oppure demolendo una costruzione mentre le truppe nemiche sono ancora all’interno. Altro che quei fighetti di Liberty City!

MARS PEOPLE

Quel “Guerrilla” nel titolo non è lì solo per prendere polvere: la EDF serra Marte nel suo pugno d’acciaio, e la sua stretta va allentata aumentando il morale della popolazione, distruggendo obiettivi strategici o accettando incarichi in barba allo strapotere militare del nemico. Man mano che l’influenza avversaria decresce spunteranno le missioni principali, destinate a far proseguire la narrazione fino alla liberazione dell’area, per poi ricominciare il tutto daccapo in quella successiva. Nonostante ci siano complessivamente otto differenti tipologie di compiti, dalla liberazione di ostaggi fino a vere e proprie prove di demolizione, la natura piuttosto ripetitiva di Red Faction: Guerrilla è un fattore con cui fare i conti, oggi come nel 2009.Re-Mars-tered Recensione

La natura piuttosto ripetitiva di Red Faction: Guerrilla è un fattore con cui fare i conti, oggi come nel 2009

Non aiuta il paesaggio marziano di cui ci si lamentava all’inizio della recensione, evocativo per le prime ore ma irrimediabilmente destinato a stancare andando avanti, con miglia e miglia di terra brulla intervallata da strutture da demolire, come vere e proprie oasi nel mezzo della monotonia. Anche i mezzi di trasporto sono piuttosto sui generis, pochi e non eccessivamente divertenti da guidare, fatta eccezione per i carismatici carri armati con cui sbizzarrirsi nella nobile arte della distruzione. Il combattimento è un altro aspetto che non ha retto troppo bene al passare degli anni, con i nemici (governati da una IA sostanzialmente ottusa, identica all’originale) che si esibiscono in voli e pose assai improbabili una volta abbattuti, vittime di un motore grafico incapace di replicare la comprovata eccellenza nel cuore della battaglia.

ATTO DI SFORZO

Red Faction: Guerrilla Re-Mars-tered è un rifacimento a opera di Kaiko Games, lo stesso studio della Darksiders Warmastered Edition. Al di là del dubbio gusto nella scelta dei nomi delle riedizioni, gli sviluppatori hanno cercato di svecchiare l’opera primigenia migliorando gli effetti di luce e le ombre, a lato di texture più definite e post-elaborazione rimaneggiata. Il risultato è discreto: lungi dall’essere scambiata per un gioco recente, questa rivisitazione appare comunque in una forma dignitosa, principalmente grazie al lavoro originale di Volition e al Geo-Mod 2.0, portatore ancora oggi della giusta dose di brutalità e divertimento.Re-Mars-tered Recensione

Red Faction: Guerrilla Re-Mars-tered è un rifacimento a opera di Kaiko Games, lo stesso studio della Darksiders Warmastered Edition

La formula base non ha subito altre modifiche, presentando una campagna assolutamente identica a quella vista nel gioco base, con quindici ore circa di longevità. Incluso nel pacchetto troviamo il DLC Demons of The Badlands, che funge da prequel alle vicende narrate in Guerrilla, introducendo nel contempo nuove armi e veicoli. C’è anche il gioco online, ma finora non è stato possibile trovare altri giocatori, confermando l’ovvia situazione di una community oramai estinta da tempo; altrettanto chiara la possibilità (alquanto remota, ma tant’è)  che lo stato delle cose finisca per cambiare, nel caso Red Faction: Guerrilla Re-Mars-tered venda abbastanza. È importantissimo sottolineare la possibilità di giocare la remastered senza spendere un euro, qualora possediate già Red Faction: Guerrilla su Steam; in particolare, se in passato l’avete comprato durante i saldi, e fino a oggi gli avete fatto prendere la polvere in backlog, potrebbe trattarsi della migliore occasione per calcare il suolo marziano in grande stile.

Red Faction: Guerrilla Re-Mars-tered è un gioco ricco di contraddizioni: forte di una sorprendente e mai eguagliata libertà, grazie alla versatilità del motore Geo-Mod 2.0, si trova inscatolato in un mondo di gioco vecchio stampo che fatica tantissimo ad affermarsi nel 2018, avendo dinnanzi concorrenti ben più evoluti, complessi e affascinanti. È divertentissimo, ma la monotonia dell’ambientazione e delle missioni è uno scoglio piuttosto duro da affrontare. Per lo meno, se possedete già il titolo base su Steam potete provarlo gratuitamente e senza remore: chissà, magari potrebbe nascerne vero amore.

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Pro

  • Distruzione divertentissima e catartica.
  • Gratuito se possedete Red Faction: Guerrilla su Steam.
  • Ancora discretamente affascinante da vedere grazie agli sforzi di Kaiko Games.

Contro

  • Monotonia di approcci, ambientazione e missioni.
  • Nessun contenuto nuovo.
  • Community online in letargo.
7.3

Buono

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

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