Quando SEGA fa sul serio è dura per tutti starle dietro. A ricordarcelo ci pensano Sonic e Shadow, i velocissimi protagonisti di Sonic X Shadow Generations, il 2X1 che non può mancare nella collezione di ogni fan del mitico porcospino blu.
Sviluppatore / Publisher: Sonic Team / SEGA Prezzo: 49.99€ Localizzazione: Completa Multiplayer: Assente PEGI: 7 Disponibile su: PC (Steam, Epic Games Store), PS4, PS5, Xbox Series X|S, Switch Data d’uscita: Già disponibile
Qualcuno starà pensando “come può essere imprescindibile una remastered? Sonic Generation è uscito nel 2011, posa il fiasco Ale”. Obiezione comprensibile, ma lasciatemi argomentare: vi assicuro che non sto esagerando senza motivo, c’è almeno un milione di testimoni che può confermare le mie parole.
Sonic X Shadow Generations prende il vecchio Sonic Generations, lo ammoderna e ce lo riconsegna più bello che mai, per la gioia di chi non ebbe il piacere di giocarlo su PS3, Xbox 360, PC o Nintendo 3DS e finalmente può rimediare alla grande. La domanda che tutti i veterani si staranno ponendo adesso probabilmente è: chi invece l’ha già spolpato per bene tredici anni fa, per quale motivo dovrebbe lasciarsi sedurre di nuovo?
LA RISPOSTA È SHADOW
Il grande co-protagonista della remastered è Shadow, a cui viene dedicato un inedito contenuto aggiuntivo chiamato Shadow Generations, un motivo più che sufficiente per mettere la mani su una remastered da antologia. Partendo dal White Space, un HUB in tre dimensioni dalla struttura open world da espandere progredendo nella campagna di Shadow, per finire con lo scontro con la sua nemesi Black Doom, la metà oscura di Sonic X Shadow Generations è la classica ciliegina sulla torta. Gustandoci un gameplay che mischia elementi tratti da Sonic Frontiers e da Sonic Generations, nei panni di Shadow dobbiamo affrontare per cinque ore circa ispirati livelli suddivisi in Act 1 (scenari 3D con telecamera alle spalle del PG) e Act 2 (2.5D vecchio stile).
Il grande co-protagonista della remastered è Shadow, a cui viene dedicato un inedito contenuto aggiuntivo chiamato Shadow Generations
Tutto ciò ovviamente sparato a velocità supersonica, la prerogativa del gameplay che non impedisce di rimanere ammaliati da un level design sempre sul pezzo. Gli spettacolari livelli estrapolati da capitoli precedenti del franchise si confermano un tripudio di ingegno e spericolatezza. Proprio come ci ha abituato la serie, ogniqualvolta la fine sembra ormai giunta, tutto riparte a velocità ancora maggiore grazie a un percorso nascosto, a un oggetto interattivo messo lì appositamente o a un cambio di prospettiva mozzafiato.
la velocità supersonica è la prerogativa del gameplay, ma non impedisce di rimanere ammaliati da un level design sempre sul pezzo
C’È IL 2X1, VENGHINO SIORI
Sonic X Shadow Generations è un 2X1, cioè due giochi al prezzo di uno. Oltre alla metà dedicata a Shadow, c’è l’altra metà che riprende quel Sonic Generations del 2011 e ce lo ripropone con una veste grafica migliorata negli intermezzi e soprattutto nella nitidezza in game, un upgrade visivo che permette di individuare più facilmente e rapidamente i nemici in mezzo alla vorticosa frenesia di ogni livello. Per quanto riguarda le differenze con il titolo originale si notano diversi ritocchi come il save system passato da uno slot a tre e il museo, oltre ai Chao da recuperare in ciascuno scenario che aumentano non poco i già tanti grattacapi per i completisti patologici (tra sfide, collezionabili e compagnia bella c’è veramente da rimboccarsi le maniche).
Sonic Generations dunque, un capitolo che abbisogna di poche introduzioni, ci viene offerto nella sua migliore versione. Calcolando la novità Shadow Generations, ciò ne fa un acquisto obbligato per chiunque non abbia avuto modo di giocare l’originale del 2011 e non solo. Si tratta di una compilation dei migliori livelli 2D/3D minuziosamente ritagliati dai passati giochi del riccio di SEGA di varie epoche videoludiche: si va dall’era Classica (Green Hill di Sonic The Hedgehog, 1991, Megadrive), poi si passa per l’era Intermedia (Speed Highway di Sonic Adventures, 1998, Dreamcast) e ci si ritrova infine nell’era Moderna (Planet Wisps di Sonic Colors, 2010, Wii), in un trionfo di velocità e performance viepiù gagliarde. La storia si svolge parallelamente a quella di Shadow: Sonic moderno e Sonic classico si ritrovano fianco a fianco per contrastare il Time Eater, un’entità capace di lacerare lo spazio mentre si aggira per le pieghe del tempo, con conseguenze devastanti per ogni dimensione. E il solito Dr. Eggman, naturalmente.
CELEBRIAMO L’ANNO DI SHADOW AL MEGLIO
Con Sonic The Hedgehog 3 in uscita nei cinema a dicembre e la campagna promozionale Year of Shadow in corso, permettere ai fan del franchise di approfondire la loro conoscenza di Shadow era un’opportunità troppo ghiotta da lasciarsi sfuggire e, con questa remastered, SEGA l’ha colta al volo. Il colosso nipponico svela i retroscena che compongono il background del riccio nero, ce lo fa impersonare in una campagna poco longeva ma ben realizzata, la quale va a completare alla grande la già ricca collection Sonic Generations in versione rimasterizzata.
Sonic X Shadow Generations riesce nell’impresa di celebrare come meglio non potevamo sperare il mito di Sonic e, allo stesso tempo, mettere nei guai il Sonic Team
In Breve: Sonic X Shadow Generations fa tutto quello che una remastered dovrebbe fare: prende il materiale originale, lo ammoderna con i giusti ritocchi, ci aggiunge delle feature attuali e qualche extra e poi impreziosisce il cofanetto incastonandoci un’altra story mode magari non molto longeva, ma capace di aumentarne di parecchio il valore complessivo. La metà di Sonic è qualcosa di noto che torna a nuova vita per dimostrare che il tempo può poco contro le grandi idee, invece la metà di Shadow è il tocco di genio che ci ricorda, se mai ce ne fosse bisogno, perché SEGA ha un posto d’onore tra i big del nostro medium preferito.
Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, Come Gira: Qualche calo fluidità in Shadow Generations non pervenuto in Sonic Generations. Nient’altro da segnalare, solo un bel colpo d’occhio generale, una miriade di effetti visivi, fluidità e nitidezza che ringiovaniscono il rapidissimo gameplay e una sensazione di velocità ben resa.