Toshiba Portégé X20W-D - Recensione

Toshiba Portégé X20W-D immagine 02La serie di portatili X20W-D è finalizzata al business ed è composta da una manciata di modelli che si differenziano per pochi particolari, principalmente per la quantità di memoria e la tipologia di storage utilizzato. Noi abbiamo avuto l’opportunità di provare un X20W-D-123 che, a nostro giudizio, è quello più conveniente, dato che coniuga un potente processore Core i7 7500U con un normale drive SSD di tipo SATA-3 da 500 GB: lo si trova infatti a circa 1.500 euro ma, a differenza del modello 10P, garantisce il doppio dello spazio su “disco”. Altre varianti offrono un drive M.2 o SSD di maggiore capacità, ma la differenza di prezzo può essere davvero considerevole: in ogni caso, prima dell’acquisto è consigliabile un bel giro su Trovaprezzi o su altri siti analoghi per cercare l’offerta migliore.

DAVVERO SNELLO

I Portégé X20W-D hanno tutti in comune la leggerezza, il design ultra-sottile e il touch screen Full HD da 12,5”, circondato da una cornice piuttosto sottile. Possiamo usarli come qualsiasi altro notebook oppure come tablet, facendo ruotare lo schermo completamente, fino a far toccare la sua scocca con quella del corpo macchina. In questo caso, lo spessore complessivo sarà di circa un centimetro, indubbiamente maggiore di quello di un tablet, ma sempre sottilissimo per un PC portatile vero e proprio.

la serie Portégé X20W-D di Toshiba offre articoli che si riveleranno fedeli compagni di lavoro, veloci e abbastanza potenti per affrontare qualsiasi tipo di applicazione

Lo schermo touch è ricoperto da uno strato Gorilla Glass 4 con trattamento antiriflesso capace di smorzare, ma non di eliminare del tutto, le luci che vi battono contro. In ogni caso, l’uso è sempre piacevole e non infastidisce gli occhi. Merito anche della sua notevole brillantezza (345 nits), della precisione e dei colori particolarmente vivaci. Non dobbiamo neanche preoccuparci di riempirlo di impronte digitali, visto che Toshiba fornisce – almeno con il modello D-123 – una penna in dotazione. Semmai, dovremo fare attenzione a non perderla, visto che l’apparecchio non dispone di alcun vano in cui alloggiarla.

POCHE PORTE

L’estrema sottigliezza della scocca si paga in termini di porte USB a disposizione. Il Portégé X20W-D-123 dispone infatti soltanto di una porta USB 3.1/Thunderbolt da un lato, e di una seconda USB 3.0 dall’altro, accompagnate unicamente da una presa per le cuffie e una serratura di tipo Kensigton, con cui è possibile assicurarlo al tavolo tramite un cavo d’acciaio. Toshiba Portégé X20W-D immagine 01La prima delle due porte USB è di tipo C, e fornisce anche l’alimentazione al computer quando è collegato alla rete elettrica. In pratica, quando siamo in ufficio e lo colleghiamo alla corrente, ci resta una sola porta USB a disposizione per periferiche e drive esterni, il che naturalmente ci “obbliga” anche all’acquisto di un mouse Bluetooth, se proprio non possiamo fare a meno di questo sistema di controllo. Il modo migliore per ovviare al problema è accompagnarlo con una docking station PA5281E-1PRP, di cui parliamo in un paragrafo a parte. La stessa soluzione è pressoché necessaria per collegare il portatile a una rete cablata, dato che non viene fornito in dotazione nessun adattatore Ethernet USB, o a più schermi esterni: assieme al portatile, infatti, riceviamo solo l’alimentatore, il pennino e un adattatore DisplayPort/HDMI da collegare alla solita porta Thunderbolt/USB. In pratica, o alimentiamo l’X20W dalla corrente, o lo colleghiamo a uno schermo esterno affidandoci soltanto alla batteria. In ogni caso, senza docking station saremo sempre costretti a scegliere, in base alle priorità del momento, cosa collegare.

L’ESPERIENZA D’USO

Premesso che con questi portatili non si gioca “da professionisti”, perché le GPU Intel HD 620 incluse nel processore centrale offrono giusto il minimo sindacale per il casual gaming, l’uso a scopi lavorativi richiede un certo periodo di addestramento (bisogna abituarsi soprattutto alla tastiera), ma alla fine restituisce un sacco di soddisfazioni. Toshiba Portégé X20W-D immagine 03

l’uso a scopi lavorativi richiede un certo periodo di addestramento

Il Portégé X20W-D-123 è nel contempo un notebook fantastico e un tablet di eccezionale velocità, che garantische un feedback sempre istantaneo alle nostre azioni. Ruotiamolo e lo schermo si adatterà immediatamente, proprio come ci si aspetterebbe dal migliore dei tablet. Giriamo la tastiera, e il passaggio alla modalità computer sarà del tutto indolore. La penna, inoltre, è sicuramente un ottimo dispositivo di input e garantisce tutta la sensibilità necessaria a chi la userà intensamente per svolgere lavori di design. Una volta usciti dall’ufficio, lo schermo ad alta definizione è perfetto per godersi un film in treno e, perché no, anche qualche gioco poco impegnativo. L’unica perplessità rimane purtroppo la tastiera che, per qualche motivo, si rivela piuttosto ostica da padroneggiare: i tasti a isola sono ampi e abbastanza rialzati, ma c’è qualcosa nelle loro proporzioni, nello spessore e nella distanza che li rende molto diversi da tutti gli altri; il feedback tattile è migliorabile e, prima di farvi l’abitudine, commetterete un sacco di errori di battitura, anche se siete dattilografi esperti.

I BENCHMARK

Come prevedibile, il lato debole di questo computer riguarda il gaming. L’esito di 3D Mark, infatti, è impietoso: 353 punti ottenuti visualizzando il test Fire Strike a poco meno di 2 (due) fotogrammi al secondo sono una chiara indicazione che la GPU Intel HD Graphics 620, integrata nel processore centrale, è del tutto inadatta al gioco, almeno per come lo intendiamo noi di TGM. Toshiba Portégé X20W-D immagine crystalmarkOvviamente, ciò non esclude la possibilità di giocare ai classici del passato e ai titoli casual con poche pretese sulla GPU, o di godersi film in alta definizione e cose così. Insomma, fra una videoconferenza e una presentazione in PowerPoint c’è sempre la possibilità di svagarsi un po’. Di ben altro tenore, ovviamente, è l’esito di PC Mark 10, che coi suoi 2931 punti restituisce al portatile di Toshiba tutta la sua dignità di macchina da ufficio. Le prestazioni dell’unità a stato solido sono più che ottimali, considerando che si tratta di un drive SSD collegato tramite porta SATA3: 550 MB/s in lettura e 270 MB/s in scrittura costituiscono il massimo che questo tipo di connettore consente di trasferire.

 

LA DOCKING STATION

Per questa e altre serie di portatili, Toshiba ha realizzato l’apposita Thunderbolt 3 Dock in grado di ampliare, in cambio di altri 340 euro, la rosa di connessioni disponibili con il computer. Quando l’X20W-D è collegato alla docking station, spetta a quest’ultima alimentarlo, sempre attraverso la solita porta USB3.1/Thunderbolt.Toshiba Portégé X20W-D immagine 07In compenso, però, la “stazione” offre tre uscite video (con doppia connessione HDMI e DisplayPort), una porta Ethernet da 1 Gbps, un totale di 6 porte USB 3.0 di diverso formato, un altro connettore per cuffia e microfono e una serratura di tipo Kensington per prevenirne il furto. Chi non ha bisogno di tutto questo può accontentarsi di un hub qualsiasi e, magari, aggiungere un adattatore USB-Ethernet per le reti cablate, spendendo notevolmente di meno, ma la comodità di disporre di tutte queste espansioni in un singolo apparato (che per giunta risolve anche il problema dell’alimentazione) è indubbiamente più comodo. Noi abbiamo testato questa docking station con grande entusiasmo, notando come collegare un drive esterno Samsung T5 alla medesima o al portatile non abbia sortito alcuna differenza di prestazioni. L’unica incongruenza che abbiamo rilevato riguarda la velocità di trasmissione sulla porta Ethernet, che a noi è apparsa più simile a 100 Mbps che non ai 1000 dichiarati (e questo tramite connessione diretta via cavo cat. 6 ad altro computer, senza switch o altri apparati di rete lungo il cammino), ma potrebbe essere stato un problema del nostro set up.Toshiba Portégé X20W-D immagine 06

CONCLUSIONI

Il professionista troverà nella serie Portégé X20W-D di Toshiba un articolo che si rivelerà un fedele compagno di lavoro, veloce e abbastanza potente per affrontare qualsiasi tipo di applicazione, facile e comodo da trasportare grazie al peso e alle dimensioni molto contenute, capace di riposare la vista con un display molto ben definito, dai contrasti e colori sempre vividi. La docking station opzionale è un accessorio caldamente consigliato, soprattutto se potete lasciarla in ufficio – dove trova la sua più naturale collocazione. Certo, non è particolarmente adatto al gioco: ma chi ha mai detto che noi patiti di videogiochi ci divertiamo e basta?

VOTO: 8

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