Tra le innumerevoli attrezzature che puntualmente infiliamo in valigia quando partiamo alla volta delle varie fiere (Los Angeles, Colonia, Milano…) e dei press tour, da quest’anno si è aggiunto un compagno di viaggio che si è immediatamente dimostrato preziosissimo, e del quale non potremo più fare a meno. Sto parlando del Netgear Aircard 970 (che d’ora in poi chiameremo semplicemente AC970), un hotspot mobile che crea una rete wifi a cui connettersi in ogni istante. L’abbiamo usato, stra-usato, strapazzato in ogni modo possibile (potete immaginare le condizioni operative di una masnada di disperati come la nostra…), e vi raccontiamo come ci siamo trovati.
Un piccolo scatolino grande pressapoco come una vecchia audiocassetta (e dal peso del tutto analogo), dotato di un piccolo schermo LCD touch da 2.4 pollici, e nel quale si inserisce SIM predisposta al traffico dati (il dispositivo è sbloccato, quindi non vincolato ad alcun operatore). Una volta configurato, l’AC790 mette a disposizione una rete wifi a cui si possono collegare fino a quindici dispositivi contemporaneamente, supportando connessioni fino a 4G LTE, 3G e 2G.
CONNESSIONI CALIFORNIANE
Una volta giunti negli Stati Uniti, siamo andati in un punto AT&T, abbiamo comprato una pre-pagata con qualche giga di traffico dati, abbiamo configurato il router online tramite una semplicissima procedura, e… e basta. Tutto qui. Va detto che il modello AC790 non supporta il 4G negli Stati Uniti, quindi la nostra velocità di connessione era vincolata al più “lento” 3G, comunque più che sufficiente per il nostro lavoro: controllare e rispondere alle mail, parlare con gli altri redattori, pubblicare articoli sul sito e post vari sui social, nonché utilizzare il mai abbastanza lodato Waze per attraversare le strade di Los Angeles alle ore più improbabili del giorno e della notte.
Una volta inserita una SIM e configurato, il Netgear AC790 offre una wifi a cui si possono collegare quindici device
COMODITÀ CALIFORNIANA
Una volta configurato, lo schermo mostra costantemente lo stato e il nome della rete, il numero di device attualmente connessi, nonché la password di accesso. Una soluzione apparentemente contro-intuitiva (cheee? Mettere in chiaro una password? Non sia mai!!1!), ma che invece per noi si è rivela la più comoda possibile: innanzitutto perché il Netgear è sempre stato al sicuro, con lo schermo spento, nel mio zainetto. E poi perché è capitato in più di un’occasione di “prestare” la connessione a qualche collega che aveva bisogno di un allacciamento rapido per qualche istante: è bastato mettergli il router in mano, e lasciare che inserisse la password nel suo telefono/computer per essere autonomo.
La batteria ha una durata dichiarata di undici ore, verificate sul campo
Insomma, come avete senz’altro capito, la nostra esperienza con il Netgear AC970 è stata assolutamente impeccabile. Non costa pochissimo (il prezzo si aggira attorno ai 180 € sui principali rivenditori online, e la sim dovete ovviamente mettercela voi) (ocio che in queste ore è in scontissimo su Amazon per il Prime Day, ndKikko), ma per le nostre esigenze di una redazione in mobilità, dall’altra parte dell’oceano, si è rivelato un compagno di viaggio davvero affidabile, di cui onestamente non riusciamo più a pensare di poter fare a meno.