Toshiba X300 6TB - Recensione

I drive SSD sono indubbiamente veloci e sempre più abbordabili, ma quando si ha bisogno di tanto, tanto spazio per registrare i propri dati – e l’istantaneità non è un requisito indispensabile – nulla batte i cari, vecchi hard disk meccanici, in particolare se sono nuovi di zecca, adottano tutte le più moderne soluzioni tecnologiche e, soprattutto, mettono a disposizione 6 Terabyte di spazio a meno di 200 euro!

CAPIENZA MAINSTREAM

L’X300 di Toshiba è un hard disk interno da 3,5 pollici, adatto a qualsiasi PC da scrivania dotato di una porta Serial-ATA III da 6 Gbps. Ovviamente, è possibile collegarlo anche ai modelli più vecchi che dispongono solo di porte SATA-II, in questo caso però le performance potrebbero subire un piccolo contraccolpo.Toshiba X300 6TB immagine 03

due dischi da 4 TB “sommati” in RAID 0, non solo potrebbero garantire 8 TB di spazio, ma “viaggerebbero” anche più veloci

Il dispositivo in esame offre la generosa capienza di 6 Terabyte (6000 Gigabyte), ma la serie di drive X300 comprende anche modelli più economici da 5 e 4 Terabyte, a prezzi molto competitivi. Al momento di scrivere, il più piccolo della serie costa in media 120 euro, mentre quello più capiente intorno ai 175. Questo significa che con poco meno di 200 euro possiamo comprare un singolo drive da 6 Terabyte e, con qualcosa in più, ben due dischi da 4 TB: questi, “sommati” in RAID 0, non solo potrebbero garantire 8 TB di spazio, ma “viaggerebbero” anche più veloci. Se pensiamo che un drive SSD da 1 solo Terabyte costa poco meno di 300 euro, la convenienza appare evidente.

PRESTAZIONI INATTESE

Il modello da 6 TB dispone di 12 testine che lavorano su 6 piatti da 1 TB ciascuno e pesa in totale 770 grammi. Se poter stipare 6000 GB di dati su un singolo drive non è abbastanza sorprendente di per sé (in fondo viviamo in un’epoca in cui gli hard disk stanno raggiungendo capienze astronomiche, soprattutto nel settore enterprise), fa sicuramente molto piacere notare che anche le prestazioni sono eccellenti.

non possiamo aspettarci la stessa velocità che otterremmo da un SSD, ma per ottenere la stessa capienza dai drive a stato solido quanti soldi dovremmo spendere?

Una volta montato sul nostro testbed, infatti, il disco ha raggiunto i 210 MB/s in lettura e i 200 MB/s in scrittura, poco meno della metà di un normale drive SSD su porta SATA. Il merito va principalmente alla velocità di rotazione da 7.200 giri al minuto, alla generosa memoria cache da 128 MB, alla tecnica di memorizzazione dei dati perpendicolare (PMR), alla testina di registrazione con magnetoresistenza a tunnel (TMR) e all’attuatore dual-stage, che garantisce una maggiore accuratezza nell’allineamento fra testina e dati, annullando l’effetto delle vibrazioni. Chiaramente, non possiamo aspettarci la stessa velocità che otterremmo da un SSD, ma per ottenere la stessa capienza dai drive a stato solido quanti soldi dovremmo spendere? I benchmark ci raccontano una situazione abbastanza idilliaca, come nel caso di Atto Disk Benchmark:Toshiba X300 6TB immagine attoNell’immagine qui sopra abbiamo voluto fare un confronto apparentemente impietoso, mettendo l’X300 a sinistra e il drive SSD di Intel che normalmente usiamo sul testbed a destra. Se facciamo caso all’andamento delle barre, notiamo come il primo si mantenga costantemente al 50% delle prestazioni del secondo. I benchmark, tuttavia, ci mostrano la velocità dei dispositivi in condizioni molto “artificiose”: non a caso tutti quelli che abbiamo usato ci hanno confermato dati simili.

i grafici sono puramente indicativi, visto che a rendere ”medie” le prestazioni è sempre l’eterogeneità dei dati che andiamo a leggere o a scrivere di volta in volta

Per mettere un disco davvero alla prova, occorre trasferire la stessa quantità di dati, suddivisa in file di diverse dimensioni, da e verso un RAM Drive, cosa che abbiamo fatto immediatamente come test successivo:Toshiba X300 6TB immagine ramdisk-velocitaAnche in questo caso l’X300 non ci ha delusi: la velocità di lettura è rimasta costantemente al di sopra dei 200 MB/s, mentre quella di scrittura è “crollata” (si fa per dire, non dimentichiamoci che è un disco fisso tradizionale!) a 145 MB/s dopo un picco di oltre 400. Il fenomeno si spiega facilmente con i 128 MB di cache DDR2 presenti sul disco, che si sono riempiti pressoché istantaneamente grazie ai 500 MB/s garantiti dalla porta SATA-III. Una volta iniziata la scrittura vera e propria sul disco, la velocità si è fisiologicamente abbassata. Naturalmente, questi grafici sono puramente indicativi, visto che a rendere ”medie” le prestazioni, giorno per giorno, è sempre l’eterogeneità dei dati che andiamo a leggere o a scrivere di volta in volta.
Toshiba X300 6TB immagine anvils-storage-benchmark

CONCLUSIONI

Stando così le cose, non possiamo che valutare molto positivamente questo disco fisso e consigliarvene caldamente l’acquisto, magari in combinazione con un bel drive SSD da 128 o 256 GB, riservato al sistema operativo e ai programmi utilizzati con maggior frequenza. Il drive Toshiba X300 6TB costa decisamente poco per quello che offre, e con i suoi 210 MB/s in lettura l’X300 saprebbe farsi valere anche come disco di sistema, ma chiaramente è nello stoccaggio dei dati che dà il meglio di sé. Quasi ci spiace di non averne avuti due con cui provare una configurazione RAID: sicuramente ne avremmo viste delle belle.

VOTO: 8.5

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