A dispetto del cambio di scuderia e dei miglioramenti tecnici, Tennis World Tour 2 si trascina dietro alcuni fardelli del passato
L’ACE NELLA MANICA
A ciò bisogna aggiungere le superfici (legno, erba, sintetico, terra battuta e cemento) che influiscono sul gameplay, la possibilità di personalizzare il proprio tennista accumulando crediti in game durante la Carriera (niente microtransazioni e non male per com’è strutturata, pur non esagerando in profondità gestionale) e i set da quattro Carte ciascuno da sfruttare attivamente durante le partite.
La presenza delle carte aggiunge spessore strategico alle partite
Per chi fosse interessato, ricordo che le versioni disponibili sono standard digitale a 39.99€, standard fisica a 49.99€ e digitale ACE con contenuti extra a 59.99€. In definitiva non è malaccio sudare per essere il n°1, i passi avanti ci sono e si nota la passione per il tennis degli sviluppatori. Purtroppo Tennis World Tour 2 si trascina appresso alcuni fardelli del passato, risultando perciò grezzo in vari elementi come un’IA sottotono, un comparto tecnico migliorato ma non esattamente al passo coi tempi e, in generale, un feedback occhio-mano che non ha dimenticato del tutto le proprie legnose origini. E poi Fognini non si imbufalisce, dai!
In Breve: Grazie alla passione di Big Ant Studios, nonostante sotto pelle si intraveda il legame di sangue con una struttura tecnico-ludica scricchiolante, non è blasfemia asserire che la storia ha un lieto fine parziale perché questo secondo atto allevia in parte lo shock per le barbarie perpetrate dal primo. Appurati i suoi patemi a causa di problemi anche ereditati, nell’insieme e auspicando una patch correttiva, la sgraziata offerta di Tennis World Tour 2 potrebbe divertire chi è stufo di attendere il simulatore di tennis perfetto.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: i5-7400@3.0GHz, GeForce GTX 1050 Ti, 16BG RAM e SDD
Com’è, Come Gira: Con la configurazione di prova, in 1080p e con le impostazioni grafiche al massimo, si rimane stabili nei pressi dei 60 fps. Il contorno non è all’altezza di ciò che c’è dentro il campo da gioco e l’impatto visivo, pur funzionando, non è impeccabile.
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