The Talos Principle: Reawakened – Recensione

PC PS5 Xbox Series X

Undici anni fa l’idea di The Talos Principle era molto semplice. Al di là della narrativa, di chi era Alexandra Drennan e di cosa sia Elohim, quello che conta è il gioco, perché è il gioco a definirci come individui. E undici anni dopo è ancora un gran gioco.

Sviluppatore / Publisher: Croteam / Devolver Digital Prezzo: €39,99 Localizzazione: Testi Multiplayer: No PEGI: 12 Disponibile su: PC (Steam), PlayStation 5, Xbox Series X|S Data d’uscita: 10 aprile 2025

Ludo ergo sum. Gioco, quindi sono. È giocando che sviluppiamo la nostra capacità di pensare, che impariamo a risolvere i problemi che quel game designer che chiamiamo vita ci mette davanti partita dopo partita.

The Talos Principle: Reawakened è tutto qui. Fedele alla sua programmazione originale non può sfruttare la vastità della Megastruttura per farci sentire infinitamente piccoli, ma solo la difficoltà dei suoi puzzle. Non ha quei dialoghi a scelte multiple che ti spingevano a chiederti sempre più nel profondo chi sei, solo qualche manciata di terminali con cui interagire o no e le note extra che Croteam ha nascosto in giro per i mondi.

THE TALOS PRINCIPLE VS THE TURING TEST

The Talos Principle era più essenziale del suo sequel, e continua ad esserlo anche rimasterizzato

Gioco, quindi sono. E quindi giocando The Talos Principle: Reawakened non posso fare a meno di essere me, notando per sottrazione tutto quello che manca rispetto a The Talos Principle 2 e constatando come fossero – siano – due giochi diversi. Il primo capitolo puntava soprattutto sui puzzle. Tutti i perché, tutta la lore, il bandolo stesso della matassa erano quasi un extra, il messaggio filosofico era quello del gioco e in fondo nel 2014 pensavamo che la differenza tra macchina e umano fosse ovvia e destinata a rimanere tale. Il principio di Talos ci diceva che una macchina con tutte le capacità di un essere umano sarebbe dovuta essere considerata umana, ma nessuna macchina aveva mai superato il test di Turing. Oggi questo testo potrebbe averlo scritto una macchina e forse non te ne accorgeresti nemmeno.

È The Talos Principle, ma con tutta la potenza di Unreal Engine 5 alle spalle

Solo che a differenza di una macchina io ho giocato The Talos Principle 2 e quindi giocando Reawakened mi sono reso conto di quanto il primo Talos Principle fosse più essenziale. Non è un difetto, anzi, per qualcuno il difetto era tradire la natura dell’originale nel suo sequel, e Reawakened sta solo rimettendo a posto le cose. Non è qualcosa che si può stabilire in assoluto, dipende da quello che cerchi e che cercavi. Nel 2014 c’è chi è arrivato a Croteam mendico di una dose di metadone per superare la dipendenza da Portal 2. Già due anni dopo The Talos Principle era stato così influente da generare la sua progenie (che ironicamente porta proprio il nome di The Turing Test) dimostrando che su disco qualcosa di più del metadone probabilmente c’era.

TALOS E QUALOS?

Ha senso ripetere gli stessi enigmi 11 anni dopo? Sì, se ne hai bisogno. Sai che sono stati rifatti da zero in Unreal Engine 5. Che visivamente sono un gioco di oggi, non di 11 anni fa, e addirittura un paio di volte la mia 4070 sembrava doversi sforzare. Sai che ci sono dei miglioramenti di Quality of Life tipo un bottone rewind, oltre a quello di reset, e delle note che gli sviluppatori hanno lasciato in giro che raccontano un po’ il dietro le quinte del gioco. C’è un editor per i livelli, però è solo per la versione PC del gioco. E c’è soprattutto un contenuto nuovo, In The Beginning, che affianca l’espansione rilasciata a suo tempo (Road to Gehenna) che ha ovviamente ricevuto lo stesso restauro dell’esperienza base.

Le ambientazioni 11 anni dopo sono ancora più suggestive

In The Beginning è un take diverso di una storia che conosciamo già

Per stessa ammissione degli sviluppatori In The Beginning non racconta propriamente qualcosa di nuovo. Le vicende pre-The Talos Principle, quelle che hanno portato alla simulazione, le conosciamo già. Non c’è nessuno sconvolgimento, nessuna retcon inserita di forza per cercare di ingolosire lo zoccolo duro del gioco, anche perché parte di questo zoccolo duro è finito a creare i puzzle di The Beginning – venendo chiaramente pagato per questo lavoro, come Croteam ha sottolineato. In The Beginning è un racconto più personale degli eventi che conosciamo già, articolati attraverso questi 18 nuovi puzzle e soprattutto i documenti e le note audio che contengono. È come leggere un diario di un lontano parente mandato al fronte di una guerra che hai dovuto studiare a scuola: sai già cosa sta succedendo, ma attraverso le parole del tuo avo lo puoi capire davvero, o almeno avvicinarti un po’ a capirlo.

Saluti a Indiana Jones

In The Beginning, in tutto questo, è particolarmente difficile e lo è fin da subito. O almeno lo è stato per me, perché anche questo non si può stabilire in assoluto, visto il modo in cui The Talos Principle sfida diversi tipi di intelligenza e di tipologia di pensiero. Nella nuova espansione ci sono delle combinazioni di elementi che né il gioco base né Road to Gehenna avevano mai tentato.

qui come nell’originale, The Talos Principle sfida diversi tipi di intelligenza e di tipologia di pensiero

Soprattutto se si cade nella trappola della hybris pensando, arroganti, di poterci mettere mano dopo solo un paio di puzzle risolti nel gioco base. Perché in fondo l’abbiamo sempre saputo, i giochi, quelli davvero degni di essere chiamati giochi, sono strutturati a livelli per un motivo preciso: quello di insegnarci a risolvere i problemi un enigma alla volta, perché solo combinando tra di loro le soluzioni semplici che abbiamo assimilato possiamo sbloccare quello successivo.

In Breve: The Talos Principle: Reawakened è l’occasione perfetta per riscoprire The Talos Principle. Al di là dei nuovi contenuti, al di là della nuova veste grafica modernizzata, sotto batte lo stesso cuore che batteva undici anni fa, e che vale la pena far battere per qualche altra ora.

Piattaforma di prova: PC
Configurazione di prova: AMD Ryzen 7 5800X, 80 GB di RAM, GeForce RTX 4070, SSD / Steam Deck
Com’è, come gira: Al netto di qualche micro-rallentamento il gioco c’è tutto. Steam per quanto riguarda Deck ha messo il bollino giallo, complice qualche testo non leggibilissimo su uno schermo da 7 pollici.

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Pro

  • Restauro di pregio / Diversi inediti

Contro

  • Editor dei livelli solo su PC
8.8

Più che buono

Laureato con disonore in Informatica, gioca da quando all’età di tre anni circa ha doavuto imparare a scrivere "win" sulla tastiera del PC per far partire l’interfaccia a finestre.

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