Ricreare quella stessa scintilla da cui scaturì l’incendio di passione che ancora arde nei fan di Trackmania Nations, come obiettivo principale del remake di Ubisoft Nadeo. Missione compiuta?
Sviluppatore: Ubisoft Nadeo Publisher: Ubisoft Prezzo: F2P – 9.99€/anno Standard, 29.99€/anno Club, 59.99€/3 anni Club Localizzazione: Completa Multiplayer: Online e Locale PEGI: 3+ Disponibile su: PC (Uplay – Epic Games Store)

Correre contro se stessi è strano perché non si può insultare il rivale. In questo caso non c’è che l’imbarazzo della scelta.
A distanza di tre anni dall’ultimo Trackmania, Ubisoft Nadeo riporta in auge il suo franchise con un remake che prende il capitolo Nations del 2006 e lo veste secondo le mode dei giorni nostri. Come l’originale, pure questo rifacimento è riassumibile in una parola: competizione.
Perfino correndo da soli la competizione la fa da padrona, ccon il nostro fantasma più veloce a farci da sparring partner, ma è nelle sfide online che si cela la vera anima del gioco
Perfino correndo da soli c’è il nostro fantasma più veloce a farci da sparring partner per spingerci a migliorare, ma
è nelle sfide online che si cela la vera anima del gioco perché raggiungere le prime posizioni nelle classifiche regionali, nazionali, continentali e mondiali è il traguardo che vale ogni sacrificio. Chi si nutre di agonismo troverà in questo remake di che pasteggiare per innumerevoli ore tra
modalità Solo e Live, i 25 circuiti aggiornati ogni tre mesi da Nadeo, la sezione Arcade, le Campagne/Stanze dei Club, gli Eventi occasionali e l’Open Grand League. Ai contenuti elencati bisogna aggiungere le variabili in game che donano imprevedibilità a ogni gara come i vari terreni (
terra rossa, asfalto, ghiaccio e pista curva, oltre all’erba), i quali possiedono peculiarità di grip e influiscono sulla governabilità dei veicoli. Oltre ciò, insieme agli ostacoli come
rampe, pilastri, bivi e paraboliche, c’è la gestione dei blocchi speciali come il
turbo o l’engine off che possono fare la differenza tra una corsa memorabile e uno spettacolare lancio di joypad condito da indicibili imprecazioni.

Sulla terra rossa si fanno delle derapate che farebbero impazzire Guido Meda.
Chi si nutre di agonismo troverà di che pasteggiare per innumerevoli ore
Il gameplay essenziale, immediato e intuitivo si amalgama bene al contesto adrenalinico ed è ciò che rende
Trackmania uno di quei titoli
da “un’ultima partita e smetto”. Si corre sempre per superarsi,
alla bisogna ci si concede il lusso di un respawn in corsa dall’ultimo checkpoint o dal via, non c’è spazio per velleità simulative e non si può ricamare sui dettagli meccanici delle auto poiché, skin a parte, sono tutte uguali: vince chi ottiene il tempo migliore, il succo è tutto qua.
Il segreto è nascosto nelle invisibili traiettorie in cui infilarsi a folle velocità, la libidine del giro perfetto si raggiunge solo dopo aver accumulato medaglie di bronzo e incavolature in serie perché
Trackmania vuol dire sbattere la testa contro il muro dei propri limiti fino a demolirlo.
Continua nella prossima pagina…