Yakuza 0 – Recensione

PC PS3 PS4

Questo rovente agosto verrà ricordato a lungo tra i possessori di PC appassionati di videogiochi giapponesi. Nel giro di qualche settimana i server di Steam sono stati e saranno invasi non solo da una preziosa raccolta contenente i primi due capitoli del leggendario Shenmue, ma anche dall’episodio zero di Yakuza, la serie che ha raccolto il testimone dell’ambizioso capolavoro di Yu Suzuki, creando attorno a una struttura free roam un intrigante e duraturo racconto ambientato nel mondo della mafia giapponese.

Qualora una serie così nipponica fosse sfuggita ai vostri radar occidentali, gli avvenimenti di Yakuza (o Ryu Ga Gotoku, com’è conosciuta in patria) girano principalmente attorno alla figura di Kiryu Kazuma, un fortissimo gangster dal cuore d’oro e pugno d’acciaio. È una saga che – fidatevi di me – non potete perdere, capace di miscelare in maniera perfetta storie profonde, tematiche adulte e un doppiaggio in lingua originale dall’innegabile carisma, stemperando il tutto tra un pestaggio e l’altro con una grande varietà di sottogiochi e missioni secondarie.

BIG IN JAPAN

Che vi ritroviate a cantare con più enfasi del dovuto in un karaoke club, oppure a ingozzare di monetine il cabinato di Out Run per battere il record di un game center ubicato nel più oscuro vicolo di Kamurocho (versione alternativa del vero quartiere Kabukichō), Yakuza sa come offrire vagonate di divertimento e varietà in cambio del vostro tempo, affiancando alla riuscita narrazione un sistema di combattimento corpo a corpo veloce, snello e, sopratutto, brutale.yakuza 0 recensione PC

Anche Yakuza 0 sa come offrire vagonate di divertimento, affiancando alla narrazione un eccellente sistema di combattimento

Non a caso Kiryu è conosciuto come il Drago di Dojima, e le sue risse contro gruppi di persone a cui fa schifo la vita terminano spesso e volentieri con setti nasali polverizzati all’impatto di oggetti contundenti e altri tipi di dolorosissime fratture. C’è tanta azione arcade in Yakuza, e le meccaniche dei pestaggi sono importanti tanto quanto la trama; non a caso, il sistema di combattimento ricalca quello del già citato Shenmue, a sua volta ispirato alle risse di sua maestà Virtua Fighter. In questo preciso capitolo, Kiryu e il futuro (ve lo spiego tra un attimo) amico Goro Majima possono alternare a piacere ben tre stili di lotta da potenziare e sviluppare individualmente, che vanno dalle rapide combinazioni della boxe a una versione “ignorante” e senza regole del puroresu, il wrestling giapponese. C’è davvero parecchio con cui divertirsi, e chi tra voi è amico di Steam risulta particolarmente fortunato; l’episodio qui disponibile, di fatti, è un vero e proprio prequel delle avventure che conoscerete meglio nella serie regolare, pronta a debuttare sui nostri monitor con il già annunciato Yakuza Kiwami, remake del primissimo gioco uscito sulla vetusta PS2 nel lontano 2005.

Vi ritroverete al comando di Kiryu (e successivamente Goro) nella Kamurocho del 1988 in mezzo a insegne al neon, tubi catodici e repliche dell’Honda CB 400, all’epoca la moto preferita dai teppisti motorizzati – o “bōsōzoku”, per dirla come nel Sol Levante.

MEGLIO SU PC

Un flashback importante, a uso e consumo dei veterani ma anche dei giocatori che si avvicinano per la prima volta alla serie; a tal proposito, la nostra approfondita recensione  scritta parecchi mesi or sono saprà andare a fondo e raccontarvi vita, morte e miracoli di un gioco che, da parte mia, non posso che consigliare caldamente. Venendo a bomba sulla piattaforma di questa analisi, la conversione su PC è molto buona, un risultato tutto sommato prevedibile considerate l’originale natura multi piattaforma e la struttura tecnica segnata dai limiti dell’architettura di PS3, oggi riadattabile senza pensieri di fluidità.Yakuza 0 recensione

La conversione su PC è molto buona, risultato tutto sommato prevedibile ma mai scontato

Con la mia GTX 1070 – e le impostazioni grafiche tirate al massimo – il contatore dei fotogrammi al secondo non è mai sceso al di sotto dei 120fps durante esplorazione e combattimento, scendendo solamente durante gli intermezzi. È supportata la risoluzione a 4k e, complessivamente, le opzioni grafiche garantiscono sufficiente flessibilità per fruite del gioco sulla totalità dei sistemi odierni. Nonostante lo splash screen iniziale ci consigli di usare il pad come un vero Yakuza, mouse e tastiera sono comunque supportati; generalmente non mi sono trovato malaccio, ma devo ammettere di essere tornato rapidamente al sistema di controllo tradizionale davanti ai primi boss, affrontati al livello più duro, dal momento che la velocità di combo e schivate si conferma un fattore assai importante.

Un altro punto a favore della versione PC sono i tempi di caricamento e salvataggio, più rapidi e, in determinati frangenti, addirittura istantanei rispetto a quanto visto su PS4, grazie ai ben più performanti SSD. Segnalo infine la stabilità del gioco, finalmente degna di questo nome grazie a una patch pubblicata la settimana scorsa, capace di correggere i frequenti crash che affliggevano il titolo nelle prime ore.

Yakuza 0 è un gioco eccentrico, coinvolgente e brutale, perfettamente a suo agio su PC. In questo caso, poi, risulta un eccellente lasciapassare per una saga importante, finalmente non più appannaggio dei possessori di console. Non spremerà come un limone le configurazioni degne di Teletraan 1, specialmente se provenite dal sesto capitolo realizzato con il poderoso Dragon Engine, ma vi garantirà numerose ore di divertimento tra quartieri a luci rosse, botte da orbi e dialoghi degni della vostra serie TV preferita. Per meno di venti euro sarebbe un oltraggio lasciarlo sugli scaffali…

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Pro

  • Conversione perfettamente riuscita.
  • Varietà di situazioni per un free roam dal deciso sapore nipponico.
  • Grande doppiaggio, trama matura e personaggi memorabili.
  • Eccellente rapporto qualità prezzo.

Contro

  • Interfaccia e sottotitoli unicamente in inglese.
  • Esteticamente non riesce a mascherare la sua natura old gen.
9

Ottimo

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

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